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I parchi del Delta del Po
Due sono i parchi del Delta del Po, uno in Emilia-Romagna, l'altro in Veneto.
II Parco emiliano-romagnolo è stato istituito nel 1988 ed è gestito, dal 1996, dal Consorzio del Parco Regionale del Delta del Po Emilia- Romagna, formato dalle province di Ferrara e Ravenna con i comuni di Alfonsine, Argenta, Cervia, Codigoro, Comacchio, Goro, Mesola, Ostellato e Ravenna. Il Parco Regionale Veneto Delta del Po è stato istituito dalla Regione Veneto nel 1997, si estende in provincia di Rovigo, comprende il territorio tra il fiume Adige e il Po di Goro, con i comuni di Ariano nel Polesine, Porto Tolle, Porto Viro, Rosolina, Taglio di Po, Adria, Corbola, Loreo e Papozze. Le aree interessate da entrambi i Parchi oggi comprendono le zone di valenza naturalistica inserite nella cosiddetta "Rete Natura 2000" comunitaria.
I Parchi hanno cercato di orientare in modo sostanziale scelte territoriali e programmi, favorendo la salvaguardia delle realtà esistenti e ne hanno consentito lo sviluppo. |

Tramonto in valle |

Ancona di Bellocchio, foto V. Arbali
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Il valore delle zone umide
II territorio del Delta è ricco di preziose realtà naturalistiche: alvei, isole e foci fluviali, golene, scanni, meandri abbandonati, spiagge, lagune, barene, specchi d'acqua salmastra, paludi dolci, dune fossili, paleoalvei, boschi, pinete, flora pregiata, importanti presenze faunistiche. Sono inoltre presenti testimonianze della storia dell'uomo, come zone archeologiche, città, paesi, chiese, castelli, ville patrizie, ponti, edifici rurali, strutture della bonifica, saline e canali navigabili. Si tratta di realtà di valore sopranazionale e solo da qualche anno questo riconoscimento si è concretizzato.
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Punte Alberete
Valle di Comacchio (Ferrara) |

Percorso presso le Valli di Comacchio (Ferrara)

Salina |
I Parchi come laboratori
I Parchi del Delta non sono dei recinti entro i quali tutto è immutabile, sono delle realtà ben più complesse e importanti, che si estendono in un'area estremamente delicata dal punto di vista fisico ed economico.
I problemi fisici sembrano infatti destinati ad accentuarsi, anche a causa dei previsti cambiamenti del clima a livello planetario; una prospettiva che rende necessario organizzare la gestione territoriale in modo più rispettoso dei processi naturali e dei mutamenti in atto.
E' d'altronde indispensabile non sacrificare lo sviluppo economico di quest'area. I Parchi hanno perciò avuto e avranno il difficile compito di coniugare con queste esigenze gli obiettivi di protezione, recupero e valorizzazione di un complesso di oggetti e ambienti irripetibili, migliorando sensibilmente anche la loro fruibilità. I risultati finora sono stati notevoli, grazie anche a contributi della Comunità Europea, e non meno ambiziosi sono i progetti per il futuro. Dai Parchi del Delta dovrebbero essere esportate le nuove esperienze ed i nuovi indirizzi gestionali per mettere a punto un modello di sviluppo valido anche al di fuori di essi.
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Laguna del Delta del Po |
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Barene del Delta del Po |

Cartografia unita dei Parchi emiliano e veneto, elaborazione M. BONDESAN e A. MINCHIO |
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