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L'incremento delle nuove terre
II taglio di Porto Viro cambiò radicalmente la geografia
del Delta; chilometri di nuove terre si sostituirono al mare e furono oggetto di una intensa opera
di colonizzazione. In circa 200 anni, dal 1604 alla fine della Repubblica di Venezia (1797), la foce del Po avanzò di circa 26 km. Intanto gli alvei del Po e degli altri fiumi, che a partire dal Medioevo erano stati muniti di argini, poi più volte rialzati, si innalzavano sempre più rispetto alle campagne adiacenti. |
Polesine di Loreo o siano alluvioni nel mare dagli alvei del Po delle Fornaci ed accresciute dal Nuovo Taglio. Rovigo, Accademia dei Concordi (il nord a destra)
GIAVARINA LORENZO - PANNATI ISEPPO, Confisca nuove terre del Delta, 15 gennaio 1624. Venezia, Archivio di Stato (il nord a destra) |
Rustico, nobile veneto e matrona veneta da PIETRO BERTELLI, Diversarum Nationum Habitus, Padova 1594. Rovigo, Accademia dei Concordi |
Insediamenti nel Delta: le comunità
Prima del taglio nel Delta veneto c'erano solo due comunità principali: Loreo e Mazzorno. Dopo il taglio la popolazione della zona aumentò grazie alle opportunità di lavoro offerte dalle nuove terre. Tra il 1665 e il 1680 furono fondate: Contarina (1665), Cà Cappello (1666), Rosolina (1670) e Donada (1680). Datano al 1684 le prime parrocchie sulle "alluvioni novissime": Villaregia e San Nicolò. Seguirono quella di Donzella (1698) e di Bagliona di Po (1707). Nel 1737 fu costruito l'oratorio di Gnocca e del 1739 quello di Cà Tiepolo, mentre è del 1740 la parrocchia di Tolle. Taglio di Po fu dotata di una chiesa agli inizi del '600. Le nuove comunità furono unite alla diocesi di Chioggia, della quale tuttora fanno parte. Venezia aggregò le terre e i paesi, che via via si formavano nel Delta, al suo territorio metropolitano.
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Frontespizio Catastico di Loreo di Giorgio Fossati e Caccia Ignazio, 1761. Venezia, Archivio di Stato
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STEFANO CHIEREGHIN, L'utile e felice situazione della città di Chioggia e suo porto, Venezia 1798. P.g.c. Bottega delle Arti di Padova |
"Onde de Mar": l'insediamento patrizio nel Delta
Dagli inizi del '500 Venezia aveva venduto nell'area deltizia beni delle comunità di Adria e Loreo a famiglie patrizie come i Grimani, Contarini e Malipiero. Erano messi in vendita, con contratti detti vendita di "onde de mar", anche quegli spazi di mare antistanti il litorale che si prevedeva si sarebbero in breve tempo trasformati in nuove terre. Dopo il taglio molte altre facoltose famiglie veneziane acquistarono beni nel Delta. La presenza della nobiltà veneta nel Delta è rimarcata, oltre che dalla toponomastica, dalle numerose ville fatte costruire durante il dominio della Serenissima.
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Cà Zen-Avanzo, Taglio di Po (Rovigo), foto L. Bottaro
Cà Tiepolo o Vianelli, Isola di Albarella (Rosolina Rovigo), foto L. Bottaro |
SOARDI GEROLAMO - MAFFIOLETTI MICHELE, Il Delta con l'attribuzione delle proprietà, aprile 1767. Venezia, Archivio di Stato |
Corso del Po di Goro e del Po di Levante con il taglio nuovo, gennaio 1612. Venezia, Archivio di Stato (il nord a destra) |
Disegno del Polesine d'Ariano nel Ferrarese con parte del Veneziano con il quale confina ove si dimostra chiaramente lo stato del detto Polesine e del confine che dopo il Taglio di Porto Viro non è stato più osservato dai Veneziani..., disegno a colori. Ferrara, Biblioteca Comunale Ariostea
PAOLO BARTOLOMEO CLARICI, Il Polesine di Rovigo con parte de' territori adiacenti e confinanti, Venezia 1721. Rovigo, Accademia dei Concordi |
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